AUTOPRESENTASION
(Aggiornata ai 90 anni?
Ho superat 90 ann e so' grat
ma i mi' genitor
per avem fatt nascia in Urbin, incomparabil selettiva riservata
città splendidament rinascimental, etnicament popolar e non
plebea; dov la bellessa dla natura s'arricchisc de
particolar luminosità cultural non riservata a poch ma diffusa a
tutti; dov l'innata discresion pó a volt mutass in orgoj ducal
mai in ostentasion, mai in protervia; dov el progres evolv
condisionat da etica ed argusia; dov el nov sostituisc el vecchj
sensa cicatric; dov 'i antich valor resten pilastre d'una
rasional serenità.
Mi' moj é del Montefeltre, i
du' fiol en nati a Urbin; de pió en so riuscit a fè.
Dal 1955 al 1997 ho lavrat
all'Istitut d' Idrobiologia e Pescicoltura "G. B. Grassi" dla
facoltà de Sciens MM.FF.NN. dl' Università degli Studi de
Perugia: assistent incaricat, assistent ordinari, liber docent,
titolar de cattedra e direttor. Dal 1960, ann dla fondasion,
cur l'edision dla RIVISTA DI IDROBIOLOGIA dl'Ateneo Perugin,
unica in Italia, ben nota alla comunità scientifica
internasional e anche de questa so' stat
direttor
responsabil dal 1997 al 2004. T'el 1976 dvent socc fondator dla
Società Italiana di Ecologia (S.IT.E.) e t'el 2005 vengh nominat
socc benemerit.
La cinofilia fa part del mi'
patrimoni genetich; la curiosità e l'abitudin a cerchè e
ricerchè m'hann fatt dventè studios di can sensa pel nè tla
testa nè tla lingua, com dighne i mi'
amich e confermen i cnoscent.
Lesion, conferens, tavol
rotond, seminari per facoltà, scol medie superior, enti pubblich,
associasion; articol, dibattit, recension in rivist scientifich,
in important periodich t'el settor "cinologico/venatorio".
Libre diversissim tra d' lor, prò tutti sa 1'intent de fè
acquisì conoscensa critica ai lettor e non addormentai prima d'arrivè
alla fin.
1974
- Cane e cacciatore - Definizione del cacciatore.
Origine ed evoluzione delle razze canine. Una antica amicizia:
uomo e cane. Addestramento del cane da ferma. Ecologia della
caccia. Editoriale Olimpia. Firenze. "... un libro notevole
tanto per contenuto che per stile..." "... fraseggio duro,
compatto, che non cerca di persuadere, ma, caso mai, come un
atto di accusa, mira ad ottenere dall'interlocutore un esame di
coscienza, in definitiva uno stile unico nella letteratura
venatoria ... " (Alberto Maria Simonetta)
1980 - Lo spinone.
Un cane per me, per voi, non per tutti. Editoriale Olimpia.
Firenze.
"Te lo vedi dinanzi, allora,
gli occhi penetranti che scandagliano e rifiutano la menzogna in
sé e negli altri, la vena di lucido humor che si alterna ad
esplosioni di sacrosanto rigore, il desiderio di "imparare",
socraticamente sempre imparare insegnando e, soprattutto, la
lealtà, quella lealtà che rende ogni discorso culturale o del
quotidiano, scientifico o letterario, pedagogico o personale,
una esperienza di civiltà" (Fanny Monti). "... quel che credo
di dover ripetere é che il suo libro é destinato a rimanere un
documento fondamentale in quanto quel che sugli Spinoni non c'è
in questo libro non vale la pena di essere saputo" (Alberto
Maria Simonetta).
1987 - I1
triangolo della coda di cane -
Momento
d'estate tra cani e strane persone. Edizioni A.R.C.I. Roma
"Non ho mai avuto un cane,
nè da caccia nè da altro (...). Adesso ne vorrei uno, dopo aver
letto Il triangolo della coda di cane. Quel professor
Gianotti ha qualcosa di diabolico, ma io col diavolo ci vado d'accordo
" (Mario Albertarelli).
"... 170 pagine
sorprendenti, originalissime, intense che l'autore ha battezzato
"momento d'estate tra cani e strane persone", in realtà nulla e
nessuno é strano: anzi tutto somiglia a ciò che doveva essere
il mondo fin dal principio, quando era ancora possibile
l'armonia" (Mirella Delfini).
"Alla grande precisione
della tecnica linguistica, raffinata, fa riscontro una ricchezza
poetica sincera e cristallina che in alcune pagine, in
particolare, assurge a lirismo puro (...). Il cane si trasforma
in simbolo oggettivante d'umanità pura e fiera, priva di
inibizioni e pronta ad accogliere la libertà non turbata
dall'ipocrisia e per niente disposta a cedere i suoi palpiti al
compromesso" (Giuseppe Maradei)
1988 - Lo spinone -
Benemerita razza da ferma per cacciatori meritevoli -
Editoriale Olimpia - Firenze
1989 - Il rapporto
uomo-cane - Antologia per un sentimento - Quaderni
Regione dell'Umbria - Serie istruzione e cultura - Perugia.
"Gianotti, invece, credo
proprio che abbia fatto un'operazione diversa e più stimolante:
ha scelto sì fior da fiore, ma questi li ha ordinati per
ottenere un reale racconto, un vero libro (...) al fine di
comprendere quel magico rapporto, collaborativo, affettivo, che
unisce il cane all'uomo. Il che vuol dire, in prima istanza, la
comprensione dell'uno e dell'altro, e solo poi delle affinità
elettive, dei preadattamenti che hanno portato all'eccezionale
fenomeno sociale, all'unica vera, miracolosa, simbiotica
amicizia tra due specie diverse" (Danilo Mainardi).
1998 - I Meritevoli
- Ovvero tutti i cani e le persone con attiva coscienza -
Cerboni Editore - Città Di Castello (Perugia).
"E' un libro selvaggio,
duro, boschivo, crudo (...). Quest'opera sapida di selvatico é
nello stesso tempo un trattatello morale (...). I1 pregio più
raro di questo libro é l'opulenza di vocabolario, risuonante
soprattutto di parole antiche, di nomi di alberi, di fiori, di
uccelli, volati via dal lessico moderno, scomparsi dai nostri
paesaggi chiassosi (...) e questo provvido libro é un
apprezzabile esempio di ripopolamento di biodiversità"
(Giuseppe Sermonti).
En el so s'el temp che consum a mo se chiama
"terza età" o "quarta" o "quinta"; so che st'ultim pestin che
resta dla mi' part è invrucchiat de dolor: in pochi més ho pers
el mi' fratell Lindo e du' amicch Aldo Annibali e Otello
Lucchetti.
"Stè fort a la battuta": Farsi coraggio nel
momento della disgrazia : m'aiuta 'ste proverbi nostran
segnalat da Dino Tiberi (1993): "...poco
conosciuto, sebbene straordinario ed efficace nei suoi
significati. Di certo uno dei più belli(...).
Metaforicamente allude alla forza d'animo, cioè
alla capacità di non arrendersi ai colpi della
malasorte".
De Aldo, artista e profesor, l'incision ben
alocàt ti mur de casa mia, tle pagin de qualch mi'
libre, arlucènt, rabonischen, tojen 'i amanch,
dànn l'assica de capì anca quel che mai
s'è vist. Sa ló condividerò el sepolcre sepùr in
mod divers dal sua.
Otello, dotor dle bestie, per tutta la vita è
gitt via dritt com un fus seguend el giurament d'Ippocrate
anche se i su' malat eren animal diversi daj
òmin. Fra le tant virtù aveva la "curiosità intelligent": nel
periodic ufficial dla Medicina Veterinaria Italiana è pubblicat
un su' articol che cmincia dacsé: "Rileggendo nel 1° libro dell'Iliade l'episodio
della peste che infierisce nel campo acheo, mi sono chiesto, un
po' per curiosità e un po' per abitudine professionale, di quale
morbo potesse trattarsi".