GERMANA DUCA RUGGERI: Homepage educatrice scrittrice opinionista |
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Gualtiero De Santi – FERMENTI n°. 257 (2024) pagg.243-244 Prose lirico-narrative di una scrittrice di versi
Tutto compreso - impresso per i tipi di peQuod nel 2023 - è in piccolo prezioso libro di racconti elaborati da una poetessa, Germana Duca, che si muove sì su una linea lirica, specie nel rapporto con la natura, però mai rinunciando a una verve che dal personaggio centrale e da quelli che lo contornano si espande all’ambiente circostante e alle creature che lo abitano, gli animali domestici e una fauna non comune, persino un’aquila. “Tutto compreso”, o tutto comprendendo come ricorda il titolo, se lo si può interpretare in questo modo.
L’autrice, Germana Duca Ruggeri, come spesso si è firmata utilizzando anche il cognome del consorte, è un io narrante che oscilla tra una forma speciale di confessione e gli ulteriori incominciamenti narrativi. Con uno sguardo limpido e colorato che va a oscillare tra il reale e l’immaginario, tendendo a una frammentazione che è anche la moltiplicazione dei punti di vista (chiaramente esemplati nella ripartizione in capitoli), ma anche a una complessità volta a introdurre una nota di mistero nella percezione e nell’esposizione dei fenomeni naturali.
Qui importa dire che Germana
Duca è una
poetessa che ha praticato, oltre che la
scrittura in Viceversa, con la costanza di un’espressione quanto più misurata e accurata, ha attraversato in lungo e in largo i diversi confini, fissando anche una congiunzione tra espressione poetica e una conoscenza perfezionata nel lavoro critico (che anche i lettori di “Fermenti” hanno a suo tempo avuto modo di conoscere). Adesso, questo libro in prosa situa nel riverbero dell’autrice di versi una serie di questioni che diremmo appartenenti alla persona ma anche alla natura e al respiro della poesia. Fatto sta che Tutto compreso è sicuramente una sorta di journal ma insieme un testo che aiuta l’espansione delle idee e della riflessione: dove il quotidiano bracciantato della comunicazione per versi apre una finestra importante in una sorta di orizzonte vivace e multiplo. Ma poi, la cosa che più colpisce nel volumetto di Germana Duca è una figurabilità della natura che nel suo espandersi ricorda anche autori del centro Europa (penso ad esempio a un Ernst Jünger, quello di Gärten und Strassen). Con però una ben diversa letizia e senza mai annullare il sottofondo personale e biografico. Il tutto infine si traduce in una dimensione concertante, musicale, in cui come è scritto in copertina si fondono eventi e fantasie, visibile e invisibile, sogno e coscienza, (g. d. s.)
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